La cucina napoletana pone le sue radici storiche nel periodo greco-romano. Si è poi progressivamente arricchita nel corso dei secoli successivi, attraverso l'influsso cortigiano delle differenti dinastie che si sono susseguite al governo della città e del territorio circostante.[2]
Essendo stata, la città di Napoli, stabilmente sede di una corte fin dal XIII secolo, la sua cucina si è sviluppata e delineata su due frangenti, i quali esprimono una separazione ben definita tra una cucina prettamente aristocratica ed una popolare.[3] La prima, caratterizzata da piatti elaborati e di ispirazione internazionale, mentre, la seconda, strettamente legata agli ingredienti del territorio. A seguito delle rielaborazioni avvenute durante i secoli, e della contaminazione con la cultura culinaria più nobile, la cucina tradizionale napoletana possiede ora numerose pietanze tipiche.